Il legame tra Bari e San Nicola è indissolubile. Figura affascinante e controversa, venerata tanto in Oriente quanto in Occidente, le sue reliquie giunsero a Bari da Myra nel 1087, in seguito a una spedizione di 62 marinai voluta dalla nuova classe dirigente normanna, che aveva le necessità di dotare la città di una Santo di "livello internazionale".
Per l'occassione il palazzo del vecchio catapano bizantino fu trasformato in una splendida basilica, che da allora divenne uno dei centri di pellegrinaggio più importanti d'Europa.
Il dies natalis di San Nicola si celebra il 6 dicembre e da inizio, insieme all'Immacolata, alle festività natalizie, di cui il santo è l'assoluto protagonista in quanto, secondo una tradizione popolare, portatore di doni per i bambini bisognosi. Una leggenda che, in tempi più recenti, ha portato ad identificare San Nicola con Babbo Natale.
La notte tra il 5 e il 6 dicembre in basilica si celebra la messa mentre il centro storico, addobbato a festa, tra luci e profumi, vive una delle notti più belle dell'anno. Prima della liturgia una fiaccolata raggiunge la chiesa; pellegrini e residenti, cristiani e ortodossi, si ritrovano tutti insieme in un'aria festosa tra i vicoli stretti del centro medievale. Si possono gustare le celebri sgagliozze, quadri di polenta fritta salata, ma anche le castagnedde, tipici dolci di mandorle. Bambini e adulti si ristorano dal freddo invernale con la cioccolata calda in attesa dell'arrivo dell'alba.
Per questo il primo timbro della Via Peuceta non poteva che essere didicato a lui, Sande Nicole, affinchè possa portare buona sorte al vostro cammino: del resto si sa, il Santo di Myra, è amante dei forestieri.
6 dicembre: la notte di San Nicola
territorio
22-12-05